Arte e Fashion, un connubio perfetto, due linguaggi differenti ma molto vicini.
Il mondo del fashion è sempre stato attratto dall’arte in tutte le sue espressioni.
Nelle passerelle 2017/2018 si è notato lo stretto collegamento tra arte e moda.
Sono state riprese immagini dalle serigrafie. Icone come Marylin hanno sfilato nelle passerelle di Pepe Jeans London che ha reso omaggio a Andy Warhol.
Pull, top, t-shirt sono state indossate da modelle con queste immagini iconiche e artistiche.
Arte e Fashion anche nella collezione Versace Tribute, dove sono comparse le icone di Andy Warhol, nell’abito dress multicolor. Sono state presentate 5 magliette con scritta Pop Art Pe 1991, pezzi da collezione.
Max Mara ha avviato una collaborazione con le giovani design inglesi per valorizzare la loro capacità, il “Max Mara Art Prize for Women” un premio biennale.
La moda ha sempre tratto ispirazione dall’arte. Molti stilisti si sono ispirati a famosi artisti.
Per esempio John Galliano, direttore creativo di Dior, ha fatto sfilare per i 60 anni della Maison, modelle con abiti ispirati all’arte. Caravaggio, Leonardo, Michelangelo, Picasso, Renoir, Rembrandt, Velasquez, Monet, Goya, hanno sfilato nel magico sfondo della Orangerie di Versailles a Parigi.
C’e’però una sostanziale differenza: mentre l’opera d’arte raggiunge quotazioni elevate, gli abiti degli stilisti raffiguranti opere d’arte hanno costi valutati meno di 10.000 Euro.
La contaminazione fra arte e moda, parte nel Novecento. Per citare vari esempi i surrealisti ispirano Elsa Schiaparelli e le sue creazioni. Yves Saint Laurent riproduce Mondrian e Picasso nelle sue creazioni. Wahrol illustra la moda e dopo il 1962 nasce la Pop Art.
Nel 1980 la fotografia contemporanea è stata inserita nelle creazioni di moda.
Stilisti come Alexander McQueen e Martin Margiela o Rei Kawakubo hanno presentato abiti e maglie con rappresentazioni di sesso, morte, catastrofi.
Comme de Garçons ha proposto nei suoi capi una femminilità imperfetta nelle foto della campagna di Cindy Sherman.
Ferragamo è sempre stato affascinato dall’arte del Novecento, e ha creato un progetto di collaborazione con varie istituzioni culturali e mostre in varie sedi d’Italia: Il Museo Ferragamo ed esposizioni nella Galleria degli Uffizi e alla Biblioteca Nazionale centrale a Firenze.
Missoni si è ispirato molto a Sonia Delaunay, Thayaht ha collaborato con Madame Vionnet e la sua maison inventando la tuta futurista. Anche Salvator Dalì ha fuso in maniera eccentrica la sua arte con il mondo della moda.
Nel passato come nel presente, la moda e l’arte sono state studiate, osservate ed è nato un connubio interessante.
Gli stilisti hanno tratto elementi originali e idee innovative dagli artisti. Li hanno riprodotti nei dettagli o nelle stampe, creando dei capi raffinati per originalita’ e buongusto, elemento immancabile nella cultura italiana.