A due anni dal deposito del brevetto pochi giorni fa Amazon ha ufficializzato il riconoscimento di un braccialetto wireless capace di guidare i dipendenti e controllare tutti i movimenti per la gestione e la ricerca dei pacchi che ogni giorno migliaia di clienti richiedono sul web. Il nuovo progetto però è stato oggetto di molte polemiche manifestate sopratutto tra i social.
Una prima polemica è arrivata dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti che durante un’intervista ha dichiarato: “In Italia c’è una legge, e la legge va rispettata. Quindi le cose che si possono fare sono quelle che ammette la legge e quelle che non si possono fare sono quelle che vieta la legge”. Il Ministro insomma non ha risparmiato nulla e anzi ha usato il pugno di ferro sulla tutela dei lavoratori parlando di accordi con le organizzazioni sindacali richiamando il “Big e-commerce” al rispetto delle leggi e delle normative in vigore – “vale per un drone, vale per una bicicletta e vale per qualsiasi altra cosa”– ha concluso il Ministro. Ad entrare in scena anche presidente di “Fratelli d’Italia” Giorgia Meloni che ha dichiarato su facebook: “Amazon brevetta un braccialetto elettronico per controllare i suoi dipendenti. Ecco i risultati della globalizzazione incontrollata: lavoratori ridotti a schiavi e costretti a lavorare come fossero in carcere da aziende multinazionali senza scrupoli. Questo non è il nostro modello di sviluppo, questo non è il modello di società che vogliamo. Difendere il lavoro sarà una priorità di FdI al Governo”.
Amazon non ha tardato a rispondere alle diverse critiche giunte, sottolineando: “Non rilasciamo commenti relativamente ai brevetti. In Amazon siamo attenti a garantire un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo. La sicurezza e il benessere dei nostri dipendenti sono la nostra priorità”.