, lo storico complesso di via Tuscolana 1055, la fabbrica del cinema
d’Italia e uno dei sinonimi del cinema nel mondo,
sono tornati – nell’80mo anniversario dalla loro
nascita – alla gestione pubblica
, grazie all’acquisizione di ramo d’azienda da parte di Istituto Luce-
Cinecittà, la più antica istituzione pubblica di cinema del mondo.
Un avvenimento per il cinema italiano di portata storica,
che segna la nascita di un soggetto
rinnovato:
una delle più grandi aziende culturali pubbliche del Paese.
E un avvenimento economico, come può esserlo il ritorno in mano pubblica di un simile soggetto. Un
patrimonio spaziale, fisico, e immateriale, in un perimetro dove si riuniscono il cinema e l’audiovisivo,
la memoria storica dell’Istituto Luce, con l’innovazione e creatività degli Studios.
L’acquisizione degli Studios da parte del Luce ha significato
in primis
la salvaguardia
delle
professionalità presenti a Cinecittà.
Basti soltanto pensare alle maestranze, o ai tecnici di produzione
e post-produzione di film, di competenza nota nel mondo.
E ha significato
l’apertura del cantiere di una vera impresa culturale
. In pochi chiari numeri: oggi
Istituto Luce Cinecittà conta circa 250 lavoratori
; un piano di investimenti
per il periodo 2018-2022 di
oltre 37 milioni di euro
; un
ricavo di budget 2018 di 46 milioni di euro, di cui il 60% autofinanziato da
attività commerciale
(affitti dei Teatri di posa, eventi, servizi alle produzioni).
Numeri di un piano industriale frutto di una visione generale
: unire in un unico soggetto le attività di
mercato di Cinecittà Studios, legate alla gestione dei Teatri e alla produzione di opere audiovisive
–
dai film alle serie televisive, dai programmi TV alla pubblicità, alle web series –
con le attività di
interesse generale storicamente affidate a Istituto Luce:
dalla promozione all’estero del cinema
italiano classico e contemporaneo, alla conservazione e diffusione dello straordinario Archivio Storico
dell’Istituto Luce, il sostegno ai film opere prime e seconde, la produzione di documentari,
l’informazione cinematografica, l’editoria, il realizzando MIAC – Museo Italiano del Cinema e
dell’Audiovisivo, la gestione dei Media Desk di Europa Creativa e la gestione dei Fondi Cinema del
MiBACT.
La creazione in una parola, di un polo di riferimento per l’intero comparto dell’audiovisivo
. E uno
strumento strategico del suo sviluppo. In un unico complesso fisico,
l’unione dell’intera filiera del
cinema
: produzione e post-produzione, distribuzione, promozione, merchandising, eventi, attività
culturali, espositive ed editoriali, formazione didattica e professionale.
Un luogo interamente al servizio del settore, e del suo pubblico. Della società civile.
I sei mesi dall’avviamento del nuovo Piano di Sviluppo, hanno visto la partenza del ‘Cantiere
Cinecittà’
con l’inizio di molte attività già nel 2018, e il varo dei progetti di maggiore respiro per il
triennio 2018-2020.
NUOVE PRODUZIONI
Sono attesi per il 2018 i primi ciak di nuove produzioni italiane e coproduzioni
internazionali di serie tv
, realizzate nei Teatri di posa. La prima di questa stagione, sul set da due
settimane, è l’attesa trasposizione televisiva de
Il nome della rosa
, dal best-seller mondiale di Umberto
Eco, per la regia di
Giacomo Battiato
e la fotografia di
John Conroy
. A vestire qui i panni del
protagonista Guglielmo da Baskerville, un attore di culto come
John Turturro
, a fianco
dell’antagonista
Rupert Everett
.
Il nome della rosa
è prodotto da 11 Marzo Film, Palomar e TMG in
collaborazione con Rai Fiction.
Si attendono a breve gli annunci di altre produzioni di serie tv a Cinecittà, di livello e firma
internazionali.
CINECITTÀ FUTURA
NUOVI TEATRI (E TEATRI RINNOVATI)
Sono il centro propulsivo di Cinecittà, e il suo cuore. Il piano
del sito non può non mettere i 20 Teatri di Cinecittà in testa al suo progetto di sviluppo. Perciò il piano
prevede un
investimento di 7 milioni di euro per la manutenzione straordinaria
: il cablaggio, una
nuova rete elettrica, il rifacimento delle strade del Complesso, sono alcuni degli interventi per
adeguare gli studi alle esigenze di tutte le produzioni italiane e internazionali. Per attirarle e
comunicare con la loro qualità che se l’Italia e Roma sono il set ideale per realizzare una storia,
Cinecittà ha gli strumenti più adeguati per farlo.
Il prossimo triennio vedrà
la costruzione di 2 nuovi grandi Teatri di posa
, maggiori per dimensione del
mitico Teatro 5, la ‘seconda casa’ di Federico Fellini. I nuovi spazi porteranno Cinecittà a
un livello di
cubatura dei set tra i più alti al mondo.
Si ricostruirà anche il
Teatro 7
,
distrutto durante la Seconda Guerra mondiale
. L’interno ospiterà tra
l’altro una sofisticata
piscina dedicata alle riprese subacquee.
Saranno poi notevolmente
ammodernati i Teatri 20 e 21, e
completamente ripristinata l’area backlot
, lo spazio per le riprese
esterne di Cinecittà, 10 ettari di spazio che già ospitano set magnifici come quelli di
Rome
e della
Firenze rinascimentale, e una piscina già teatro delle riprese del
Casanova
di Fellini.
NUOVI SPAZI CULTURALI, FORMATIVI, DIDATTICI
In una visione finalmente organica che riunisce tutta la filiera dell’audiovisivo,
la Cinecittà del futuro
punta con ambizione alla sua vocazione culturale
.
Gli 80 anni di Cinecittà, gli oltre 90 dell’Istituto
Luce, hanno un valore storico, di memoria, di immaginario collettivo
, che non è un ‘a parte’ del fare
cinema, ma una sua continuazione: il legame tra il fare cinema e il pubblico. Con la conoscenza,
l’intrattenimento, l’offerta di bellezza di quel patrimonio unico del nostro secolo che è l’immagine in
movimento. È il cinema come bene collettivo, utilità sociale e accrescimento dei cittadini.
IL MIAC
– Punta di diamante di questa visione, già annunciato nei mesi scorsi, è il
MIAC, il Museo
Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema
, fortemente voluto da Luce-Cinecittà e dal MiBACT, uno spazio
polifunzionale che sarà installato negli spazi dell’ex laboratorio di Sviluppo e Stampa, in
una superficie
di 4.000 metri quadrati
. Uno spazio che ospiterà
un’esposizione permanente
, spettacolare e
immersiva
sull’immaginario degli italiani nel XX e XXI secolo
, e l’evoluzione della nostra società vista
dalle lenti del cinema, della TV, degli audiovisivi, attraverso filmati e fotografie dei maggiori archivi e
cineteche del Paese, videoinstallazioni, materiali audio, testi, oggetti di scena, macchinari. E ancora
mostre temporanee, una biblio-videoteca, e laboratori didattici.
Complementare al MIAC, una serie di attività di formazione rivolte ai giovani, declinate in formato
ERASMUS
con scambi e residenze internazionali, svolta in collaborazione con il Centro Sperimentale di
Cinematografia e altre istituzioni di settore.
Nell’ambito del MIAC sarà inoltre promosso un
Laboratorio di Conservazione e Restauro
, specializzato
nel restauro analogico della pellicola. Nell’epoca segnata dal ‘passaggio al digitale’, un luogo di
attenzione a un supporto, come la pellicola, unico e insostituibile, di cui è divenuta necessaria la
conoscenza
per tutelare la sopravvivenza dei capolavori del passato.
RESTYLING DI ‘CINECITTÀ SI MOSTRA’ –
Con migliaia di visitatori ogni anno e i suoi percorsi storici e
didattici,
Cinecittà si Mostra
è divenuta nel tempo una delle attrazioni cinematografiche della Capitale,
aperta a un pubblico trasversale di curiosi, turisti, scuole del territorio e non solo; un momento di
intrattenimento per tutti e di alfabetizzazione all’immaginario cinematografico per i ragazzi.
L’esposizione permanente, curata da Alida Cappellini e Giovanni Licheri, la ricerca scientifica di Italo
Moscati, i costumi curati da Nicoletta Ercole, la sezione didattica curata da Barbara Goretti con ‘Senza
titolo’ – Progetti aperti alla cultura,
vedrà nel 2018 un grande riallestimento curato
da due firme della
scenografia mondiale
: i premi Oscar
Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.
CINECITTÀ FUTURA
NON SOLO CINEMA E TV: CINECITTÀ COME CENTRO DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA
La storia dell’arte cinematografica lo insegna: l’evoluzione delle storie, delle narrazioni, sullo schermo
è spesso passata per l’evoluzione tecnica. Dalle lenti, ai sistemi di ripresa e montaggio, agli
aggiornamenti continui della post-produzione… Una di queste grandi trasformazioni del racconto per
immagini ad opera della tecnologia è in atto da qualche anno, con evidenza degli operatori del settore,
e del pubblico, nella sfera del
videogame
, un comparto che sempre più va dialogando con il cinema.
Non solo sotto forma di adattamenti sullo schermo di giochi popolarissimi, ma come tecniche,
linguaggio, modalità espressive. E sempre più spesso alcuni videogiochi realizzano scenari da film, da
puro cinema. Il cinema italiano non può restare indietro rispetto ai partner internazionali, in un settore
in via di affermazione definitiva dell’industria creativa.
CINECITTÀ GAME HUB – La Casa dell’industria del Videogame –
In un quadro in cui Luce-Cinecittà
vuole giocare un ruolo leader nell’innovazione dei processi di trasformazione del mercato audiovisivo,
l’azienda creerà nel 2018
Cinecittà Game Hub
, un
grande incubatore di ricerca e sviluppo
delle
relazioni tra videogame e audiovisivo.
Un luogo fisico nel complesso di Cinecittà, di 1000 metri quadri
,
in cui svolgere attività a supporto della filiera videoludica:
una scuola di formazione finalizzata a corsi
di tecnica superiore
e
avviamento professionale
; uno
sportello di consultazione e orientamento
per
le imprese del settore;
uno spazio di co-working per piccole-medie imprese di settore
, dove
affermate imprese e giovani professionisti faranno insieme ricerca e sviluppo su start-up di videogame;
un’offerta formativa dedicata alle scuole
.
L’Hub verrà concesso a un gestore privato
(singolo, o un raggruppamento di soggetti)
che lo
coordinerà confrontandosi costantemente con Luce-Cinecittà,
attraverso un’innovativa procedura di
appalto. Un ‘dialogo competitivo’ in due fasi, di cui si trova già on line il bando (
www.cinecitta.com
–
Amministrazione trasparente) e che sarà a breve diffuso sui media.
La più antica istituzione di Cinema pubblico, il Luce
, apre come già in passato (si pensi al primo grande
archivio filmico digitalizzato, alla condivisione del patrimonio archivistico su YouTube)
alle frontiere
del racconto per immagini
. Con una consueta visione doppia, di ricerca e di creatività, di servizio e di
mercato.
Un futuro di cui possiamo già immaginare gli scambi creativi, a partire
dal progetto di un videogame
ambientato a Cinecittà.
Inoltre, verrà creato il primo Teatro di posa 4.0 di Cinecittà
. Un Teatro esclusivamente dedicato al
sistema del Motion Capture, alle produzioni in Realtà Virtuale, ai videogame. Un luogo di realizzazione
delle forme più avanzate di narrazione cinematografica.
Infine
Istituto
Luce-Cinecittà
co-produrrà
il
Primo
Festival
dell’Industria
Videoludica
‘Romevideogamelab’, dal 4 al 6 maggio 2018.
Un appuntamento per operatori, appassionati e nuovi
spettatori.
E se il Videogame immagina i confini futuribili delle nuove attività di Cinecittà, un grande
appuntamento del prossimo futuro ci riporta alla sua più immaginifica storia.
Nel 2020 si festeggiano i 100 anni di Federico Fellini
. Il cineasta che più di chiunque ci ha indicato
Cinecittà come l’indirizzo dove il Cinema e l’immaginario hanno la residenza ideale.
I binari paralleli della ricerca sull’innovazione e di una festa per un Maestro dell’arte cinematografica,
vanno nella stessa direzione: il cinema e l’audiovisivo come la possibilità che abbiamo di sognare la
nostra realtà, e progettarla più bella.
È questo che la Cinecittà Futura vuole offrire nei prossimi anni ai suoi operatori, e alla comunità dei
suoi spettatori.
www.cinecitta.com
Istituto Luce Cinecittà CSC – Cineteca Nazionale Fondazione Cineteca di Bologna
presentano
FELLINI 100
Nel 2020 ricorre quello che è forse il più importante e internazionale anniversario del
cinema italiano: i 100 anni dalla nascita di Federico Fellini.
L’importanza planetariamente riconosciuta del Maestro Fellini, non può essere oggetto di
celebrazioni di rito. Fellini è il cinema italiano. Ma è anche Cinecittà, il direttore d’orchestra di
alcuni dei più grandi attori del nostro paese, il generatore di geni a tutti i livelli dei mestieri e
delle tecniche del cinema.
Nella storia della cultura mondiale Fellini vale il Colosseo. È l’espressione al meglio del nostro
immaginario.
Non per celebrare quindi un doveroso anniversario, ma per riappropriarci di una storia e una
cultura italiana nel mondo, le più importanti istituzioni cinetecarie del Paese,
Istituto Luce
Cinecittà
,
Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale
e
Cineteca di
Bologna
, si uniscono per collaborare al
restauro e alla ristampa, in pellicola e in formato
digitale, dell’opera omnia del Maestro.
Una vera ‘grande opera’, di impegno e risalto evidenti, destinata al tempo e alla platea più
vasta:
la retrospettiva dei film restaurati di Fellini nel 2020 viaggerà per tutto il Paese, e sarà
proposta al mondo
. È già prevista la sua
programmazione a Los Angeles nell’anno
dell’inaugurazione del Nuovo Museo dell’Academy
(il Museo degli Oscar) realizzato da
Renzo Piano
. Nonché la presenza nei
principali festival internazionali
.
Il lavoro sul restauro del tutto-Fellini inizia da subito, con lo scopo principale del migliore e
più fedele risultato possibile, con l’aiuto dei massimi esperti del recupero del patrimonio
cinematografico. Un lavoro e un progetto sull’identità nazionale, che non coinvolgerà solo le
istituzioni di cinema. Lo sforzo economico per un programma che comprenda oltre ai restauri
e alle stampe dei film, pubblicazioni, mostre, convegni, dovrà poter contare oltre che sulle
Istituzioni pubbliche Nazionali
– in primis
MiBACT, il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero
dello Sviluppo Economico – anche sul contributo di privati e degli sponsor, che grazie all’Art
Bonus hanno finalmente la possibilità, per le opere di restauro di film, di beneficiare di misure
di defiscalizzazione.
L’anniversario vero e proprio del 2020 e dei restauri presentati in retrospettive e proiezioni-
evento, sarà preceduto da
un percorso di anticipazioni, a partire dal 1 gennaio 2019,
intitolato provvisoriamente “Fellini 100”.
Un anno ricco cadenzato di
incontri, proiezioni,
masterclass
, che si terranno a Cinecittà, al Centro Sperimentale, alla Cineteca di Bologna e in
altri luoghi elettivi e raccontati da Fellini, affidando a testimoni viventi del lavoro del Maestro
(contiamo di coinvolgere personalità quali
Dante Ferretti, Maurizio Millenotti, Roberto
Benigni, Nicola Piovani
) e a esperti e studiosi, una serie di incontri per analizzare e
diffondere il suo modo di lavorare partendo dai mestieri del cinema (scenografia, costumi,
recitazione, musica, doppiaggio, scrittura, casting…).