C’è qualcuno che risponderebbe di sì, magari aggiungendo un “ahhhr” o un “ramen”. Il pastafarianesimo è una religione radicalmente diversa (ma vedremo, neanche troppo) dalle religioni tradizionali a cui siamo abituati.
Troppo spesso suscita ilarità e viene schernita o non considerata all’altezza (“ma dai, ti sembra lo stesso credere in uno spaghetto piuttosto che in Dio?!”). In fondo, forse il suo compito è proprio questo: far partire, da una inevitabile risata iniziale, una riflessione più profonda sulla religione e su cosa sia “religiosamente attendibile”.
Breve storia
Il pastafarianesimo nasce nel 2005 dalla protesta di uno studente americano di fisica, Bobby Henderson. L’università che frequentava imponeva agli studenti lo stesso numero di ore di lezione sull’evoluzionismo e sul creazionismo nei corsi di biologia. L’ingresso in corsi scientifici di una teoria marcatamente religiosa (il creazionismo), spinse Henderson ad inviare una lettera fortemente parodistica al Consiglio universitario. Da questa lettera nasce il Pastafarianesimo: Henderson professò la sua fede nei confronti di un creatore, il Prodigioso Spaghetto Volante (d’ora in poi, PSV), che avrebbe modificato le datazioni al carbonio-14 “con le sue spaghettose appendici“.
Al di là dell’evidente (almeno iniziale) intento parodistico, Henderson esplicita una questione fondamentale: la teoria creazionista ammette qualsiasi creatore, l’architetto dell’universo cambia da religione a religione, e in tal caso è lecito che sia uno spaghetto con delle polpette. Per tale motivo, Henderson chiede che alla sua nuova religione, il Pastafarianesimo (pungente collage di “pasta” e “rastafarianesimo”), venga allora dedicato lo stesso numero di ore di lezione dell’evoluzionismo e del creazionismo.
Interrompo il racconto per un’importante precisazione: se finora vi ha suscitato ilarità, è proprio quello che doveva fare. Una sana risata non offende il tollerantissimo PSV, come vedremo. Ma se non vi ha suscitato anche una riflessione sulle religioni rivelate e sulla loro inesorabile uguaglianza in credibilità, rileggete attentamente e cercate di andare oltre l’iniziale parodia: il Pastafarianesimo ha molto da dire, togliendo l’ironia.
Da qui giù, a ruota libera. L’universo è stato creato dal PSV, in preda ad un’intossicazione alcolica che sarebbe la causa dei mali del mondo. Le prove dell’evoluzionismo sono solo “test di fede” che il PSV somministra ai fedeli, così come modifica le datazioni al carbonio-14.
Ahhhhr
Le catastrofi ambientali del XX secolo sono in realtà dovute ad una diminuzione del numero dei pirati (questa teoria, supportata da grafici, mette in crisi il salto logico dalla semplice osservazione di dati alla loro correlazione causale. I pirati sono sì diminuiti e il riscaldamento globale è aumentato eccome, ma non è assolutamente detto che le due cose siano causalmente legate). Di conseguenza, l’abbigliamento sacro è il costume da pirata con tanto di benda, così come il copricapo sacro non può essere altro che uno scolapasta.
I comandamenti, che nel cristianesimo risultano saccenti diktat divini (opinione puramente personale), sono qui sostituiti dagli 8 “Io preferirei davvero che tu…” (se ne consiglia vivamente la lettura: patrimonio inesauribile di saggezza e tolleranza pastafariane).
Il PSV non impone, non prescrive, non costringe. Non giudica, è tollerante. Non esclude, al contrario include (i pastafariani possono essere contemporaneamente di un’altra religione, che non devono affatto rifiutare).
Invece che pretendere edifici sacri o sacrifici, chiede solo che gli venga dedicato un giorno sacro, il Beverdì, in cui ci si dovrebbe (e sottolineo dovrebbe, non deve) ritrovare a bere la bevanda sacra: la birra.
Non punisce, al massimo manda in un inferno con birra calda e spogliarellist* con malattie veneree. Ed il paradiso è decisamente più appetibile: un vulcano di birra fresca e una fabbrica di spogliarellist*.
Ne vale la pena, andare oltre l’apparenza?
Al di là dell’intento parodico, che i fedeli di oggi rinnegano, il Pastafarianesimo fa innanzitutto riflettere sulla rivelazione religiosa. Presupposto stesso della fede è che tutte le fedi hanno uguale dignità, che siano rivolte verso Dio o il PSV. Professa tolleranza massima, sessuale, religiosa, eccetera. Non prescrive, consiglia. Il PSV non obbliga affatto.
Il Pastafarianesimo conduce battaglie per i diritti civili, per l’abolizione del reato di vilipendio della religione cattolica (che in uno stato laico è a dir poco discutibile), e anche per essere ufficialmente riconosciuta. Se i seguaci delle altre religioni possono indossare indumenti sacri nelle foto dei documenti, perché mai ad un pastafariano dovrebbe essere vietato indossare uno scolapasta?!