Nonostante i duri colpi che la pandemia ha inflitto nel settore artistico, il Museo Novecento di Firenze non si abbatte e trova un motivo di ripartenza inaugurando l’anno con una mostra delle opere dello scultore inglese Henry Moore.
Già da lunedì 18 gennaio sarà possibile ammirare tutte le opere scultoree e grafiche, corredate di video, vivendo un esperienza tematica forte e soprattutto spontanea, elemento che Moore ha saputo conferire nei suoi lavori.
Dalle dichiarazioni dell’assessore alla cultura di Firenze, Tommaso Sacchi, è emersa l’urgenza di voler rilanciare il settore artistico sfruttando quanto più tempo si ha a disposizione, attenendosi alle norme contemplate nel DPCM e adottando le consuete misure di prevenzione Covid: “Non vogliamo perdere nemmeno un minuto. Anche se sappiamo che ci saranno sacrifici economici da fare crediamo che sia un segnale di speranza importante: dopo un anno di grave crisi per tutto il comparto culturale adesso ci auguriamo che la riapertura, con tutte le necessarie prescrizioni sanitarie, possa essere permanente”.
La mostra sarà curata da Sebastiano Barassi e prevedrà lo sviluppo di una narrazione riservata appositamente ai visitatori, riguardante proprio la prolifica produzione dello scultore inglese, sottolineando il suo rapporto con la città di Firenze che, da anni, rappresenta la culla della cultura italiana.