Pubblicato il nuovo concept album degli Oldthink, “The Man Who Crossed The Universe”. Lorenzo Pascazi – frontman del gruppo – Davide Falso e Davide De Santis, tre comunissimi ragazzi romani tenuti insieme dalla passione e dalla dedizione per la musica, hanno inciso il loro secondo album in studio – dopo un primo successo ottenuto nella caput mundi con “Humankind” – e sono pronti per tornare in scena con un sound che difficilmente tiene l’ascoltatore con i piedi per terra.
“Il disco ruota attorno la figura dell’uomo che cerca conforto nella conoscenza mentre qualcosa lo corrode da dentro. Cerca Dio ma non lo trova”: così hanno esordito Lorenzo e compagni in una recente intervista.
Il nuovo lavoro della band infatti combina in quello che – ad un immediato ascolto – rappresenta l’essenza dell’alternative rock, sonorità ben note nel panorama musicale; i riff di chitarra che richiamano allo stile accattivante di Matt Bellamy, leader dei Muse, l’atmosfera creata nelle parti non cantate pienamente in stile Pink Floyd, le conversazioni sonore tra la batteria e il basso – che vibra tra un distorsore e un fuzz – producono un perfetto matrimonio di disperazione, ricerca e tentativo di cercare qualcosa che sembra essere indispensabile per una stabilità interiore. Ogni singolo pezzo esprime il fine ultimo di ciò che è l’essenza dell’album, frutto di un duro lavoro, condito con una buona dose di talento e bravura.
Se, come ha più volte ribadito la band, “l’uomo cerca Dio ma non lo trova”, un orecchio ben attento all’impatto sicuramente troverà qualcosa di estasiante e sublime e non potrà fare altro che lasciarsi trasportare dall’atmosfera intrigante disegnata da ogni singolo pezzo e magari farsi scappare qualche brivido da sotto il palco. Adesso è solo questione di attesa per godere dal vivo di queste sonorità e potere avere la conferma che Roma ha un nuovo giovanissimo triumvirato, raccolto sotto il nome di Oldthink.
L’album può essere ascoltato su tutte le piattaforme social e in eslcusiva dal vivo il prossimo 29 novembre al Defrag di Roma, per uno spettacolo che certamente non lascerà a bocca asciutta.