Tra non meno di 48 ore si esprimerà la CEDU in merito alla sentenza relativa al 41bis. In questi giorni meglio conosciuta come la “sentenza di Strasburgo”. Facciamo un passo nel passato, quando si fa riferimento al 41bis si intende il c.d carcere duro che prevede l’ergastolo ostativo. Ovvero la detenzione a vita che è utilizzata ed è stata utilizzata fin dagli anni 90′, voluta dal magistrato Giovanni Falcone. Ottenuta e messa in atto per la lotta contro la mafia e il terrorismo. La sentenza in questione è stata avviata in seguito al ricorso fatto da Marcello Viola ex boss di Taurianova.
Il caso Viola
Marcello Viola boss molto conosciuto in Calabria, condannato all’ergastolo per: associazione mafiosa, sequestro di persona, occultamento di cadavere, estorsione ed omicidi. Quest’ultimi numerosissimi, il più noto è quello del rivale Giuseppe Grimaldi. Ucciso nel 1991 dopo la faida che ha visto coinvolte le famiglie Viola – Zagari da un lato e le famiglie Asciutto – Grimaldi dall’altro, negli anni 80′ e 90′. La faida di Taurianova conta 32 vittime, molto probabilmente anche di più. L’omicidio di Giuseppe Grimaldi è molto conosciuto e al contempo orribile. In quanto venne ucciso e decapitato a colpi di machete, successivamente i killer giocarono con la testa di Grimaldi nella piazza della cittadina appena citata. Uno dei killer del suddetto omicidio è Ernesto Fazzalari, arrestato nel 2016 dallo Squadrone Cacciatori Calabria (Carabinieri) a Molochio dopo 20 anni di latitanza.
Le critiche relative alla sentenza
Il pm Nino Di Matteo ha affermato: “il 41bis terrorizza i mafiosi”. Chiaramente l’ergastolo ostativo si è dimostrato più che efficace per la lotta contro la mafia. Di fatti gli attentati che vanno dal 1992 al 1993 sono stati la prova che i mafiosi temevano molto la pena introdotta dal magistrato Giovanni Falcone. La CEDU non può approvare la sentenza contro l’ergastolo ostativo, perché questo tipo di pena è servita a punire chi ha commesso gli orribili attentati appena citati. Falcone come Borsellino e le altre vittime della mafia, hanno perso la vita per ottenere questa pena che è divenuta una dei pilastri della giustizia italiana.
Come la pensano i politici?
Secondo Alfonso Bonafede (Ministro della Giustizia) se la CEDU dovesse respingere il ricorso fatto dall’Italia e accogliere il ricorso fatto da Viola e altri 290 ergastolani, tutti gli sforzi fatti negli anni precedenti diventeranno pressoché inutili e i boss otterranno i benefici. Infine si dimostrano contrari al ricorso presentato dall’Italia i partiti Lega e Italia Viva.
Per 41bis si intende il carcere duro, l’ergastolo ostativo fa parte di questa legge. Approvata il 10 ottobre 1986. Con l’ergastolo ostativo i condannati non ottengono i benefici previsti dal sistema giudiziario italiano.
CEDU sta per: Corte europea dei diritti dell’Uomo.