Magico, semplicemente magico, lo spettacolo che dal 17 febbraio va in scena, fino al prossimo 28 febbraio, al Teatro Sistina di Roma: una fiaba incantata raccontata da ben ventisei eccezionali pattinatori sulla inaspettata pista attrezzata sul palcoscenico del teatro di rivista più famoso della Capitale.
Con i costumi della designer russa Albina Gabueva del Teatro Stanislavsky di Mosca e le scenografie sontuose create da uno dei più importanti scenografi dell’Australasia, Eamon D’Arcy, la The Imperial Ice Stars, la Compagnia di danza sul ghiaccio più famosa al mondo, si è esibita sul palcoscenico del Sistina attrezzato per l’occasione con una pista pesante 14 tonnellate, dello spessore di ghiaccio di sette centimetri che ha garantito piroette ed acrobazie spettacolari, difficilmente descrivibili e raccontabili con la penna: soltanto l’occhio può registrare il gioco di luci, le fantasmagorie, la assoluta perfezione delle esecuzioni dei danzatori che hanno raccontato, sulle immortali musiche di Tchaikovsky la storia d’amore tra il Principe Siegfried ed Odette in un mixer di romanticismo attraente gravitante tra il bene ed il male, gestito sul gelido ghiaccio in contrapposizione con il fuoco ardente della passione.
Applausi entusiastici ed interminabili per tutti gli interpreti, emozioni profonde che gli spettatori hanno vissuto come incantati, attratti dai perfetti pattinatori che con grande professionalità hanno interpretato una storia antica, drammatica, piena di pathos egregiamente descritto con le ampie volute, con le portentose evoluzioni, gli incroci, le sarabande, le acrobazie degli spettacolari ballerini-pattinatori, tutti campioni internazionali del genere che già in 23 paesi del mondo ed in 2000 spettacoli hanno riscosso enormi successi di pubblico e di critica con le sofisticate versioni su ghiaccio dei più conosciuti balletti classici.
La prima serata,il 17 febbraio scorso, ha visto una enorme partecipazione di pubblico tra cui primeggiava una enorme quantità di bambini letteralmente attratti dalle esibizioni mozzafiato ancor più apprezzabili perché eseguite su un palcoscenico non particolarmente spazioso ma esattamente adattato alla bisogna e che ha saputo garantire uno spettacolo entusiasmante, al limite dell’adrenalinico, certamente carico di armonia e di fiaba in grado di togliere il respiro allo sbalordito spettatore che si trova immerso in un clima di perfetta armonia che consente di seguire la pur complessa storia gravata dallo spirito maligno di un gufo che si aggira sul lago incantato dove ninfe e naiadi accolgono la storia dei due innamorati e del lieto fine che dopo tante traversie romanticamente descritte giungono al lieto fine.
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