Creare un computer che emuli le funzioni del cervello umano: è questo l’obiettivo primo dello Human Brain Project, progetto finanziato dall’UE che opera da anni. Il lavoro degli scienziati operanti nel progetto, come si può evincere dalle dichiarazioni degli esperti del settore, prevede la creazione di una piattaforma comune che amalgami neuroscienza ed informatica in un tutt’uno, partendo da un’infrastruttura che cerca di portare a termine il progetto nel 2023.
“Non possiamo adesso, in futuro forse possiamo iniettare in una macchina il potere computazionale del cervello umano. E’ qualcosa che sarà accessibile nel quadro dello sviluppo tecnologico.” – Philippe Ryvlin – professore ordinario di neuroscienze dell’università di Losanna
“Quando abbiamo una determinata molecola che si lega a un recettore e che conduce all’attivazione di un’altra cellula vicina, alla fine abbiamo una creazione vera e propria, molto complessa, come fosse una poesia, o un pezzo di musica.” – Katrin Amunts – direttrice tedesca dello Human Brain Project.
Per poter osservare la morfologia cellulare e gli assoni cerebrali, occorre dividere il cervello in settemila fette e scansionarlo in un pc. Durante il taglio le cellule saranno suddivise in due pezzi e saranno poi ricostruite e accoppiate adeguatamente in 3D con l’ausilio di un pc, una potente macchina costruita secondo le esigenze degli scienziati che cercano di ottenere questi sensazionali risultati. Già a Berna (Svizzera) si stanno svolgendo i lavori per la costruzione di un computer all’avanguardia, fatto interamente in silicio, capace di ricreare fedelmente il cervello. Il lavoro dell’equipe potrebbe quindi aprire la strada allo sviluppo di un’intelligenza sovrumana interamente basata sul silicio. I neuro scienziati però procedono con cautela, attenuando le aspettative su ciò che è realmente possibile fare e ciò che non lo è, entro il limiti delle capacità e delle conoscenze umane.