Pierre Cardin, lo stilista che guardava al futuro… ci ha lasciato uno stilista rivoluzionario e originale.
Nato nel 1922 a San Biagio da Callalta, in provincia di Treviso, cresce in Francia, dove muove i primi passi nella moda. Le sue origini e il suo cuore però, rimangono sempre in Italia.
Nasce da una famiglia di agricoltori facoltosi, che durante la prima guerra mondiale si impoveriscono.
E’ diventato uno dei più grandi couturier della seconda metà del Novecento.
A 14 anni comincia la sua avventura nel mondo della moda presso un sarto di Saint Étienne. Giunge a Parigi dove lavora per Jeanne Paquin e poi da Elsa Schiaparelli. Nel 1950 fonda la sua maison e inizia la sua splendida carriera con l’alta moda nel 1953.
Pierre Cardin ha interpretato al meglio un misto tra lo stile Italiano e quello Francese. Questo è stato un fattore determinante per il suo successo.
Non si è mai posto limiti alla creatività e originalità, la sua formazione presso l’atelier Schiaparelli lo porta a plasmare la sua creatività. I cappelli, gioielli e completi di Elsa Schiapparelli hanno trasmesso surrealismo e inconscio nelle sue creazioni.
Con le sua creatività Cardin rappresenta lo spirito degli anni ’60. La sua moda è più vicina alla cultura moderna.
Trae ispirazione dallo spazio e il futuro rappresentati nei fumetti e nei film di fantascienza. Oltre Cardin, rappresentano questo periodo storico, Courrèges, Rabanne, Ungaro.
Pierre Cardin, lo stilista che guardava al futuro… Le sue collezioni sono caratterizzate da geometrie, essenzialità nei volumi, sperimentazione su fibre sintetiche e high tech, trae ispirazione dalla pop art e l’optical. Esso anticipa il futurismo del 1969 con la spedizione dell’uomo sulla Luna.
Lo stilista trae ispirazione da oggetti di vario tipo, ad esempio una ruota oppure una pietra. La sua diversità consiste nell’incorporare una forma (che non segue le sinuosità del corpo) in modo da dare forma all’indumento. Rappresenta la decostruzione dei capi con tagli, forme e linee inedite.
Ama lo stile unisex e introduce nel 1954 l’abito a bolle. Reinventa la moda con silhouette geometriche, sbarazzine, colori vivaci, zip, oblò. Si espande aprendo delle filiali in Giappone, Stati Uniti, Inghilterra. E’ il primo stilista ad inventare il prêt-à-porter nel 1959 sfilando nei grandi magazzini parigini Printemps. Ama la mondanità e acquista i celebri ristoranti parigini Maxim’s. All’estero affianca alle sue filiali una catena di hotel. Il suo marchio diventa un impero e crea, oltre agli abiti, mobili, profumi, automobili, stoviglie, pentole.
Nel 1971 sono in mostra le sue collezioni nell’Espace Cardin, sua sede a Parigi. Veste importanti star e personaggi come Elizabeth Taylor, Joanne Woodard, Mia Farrow, Brigitte Bardot. Inventa una collezione di abiti senza colletto, per i Beatles e i vestiti flamboyant per Jacqueline Kennedy.
“Je n’ai pas besoin de paraitre, je suis” questa sua affermazione racchiude la sua essenza.