Sta per partire la campagna di crowdfunding di ‘Pasti Imperiali’, patrocinato da Slow Food Lazio, che servirà a finanziare la pubblicazione del libro fotografico “Pasti Imperiali – L’Eredità Enogastronomica dell’Antica Roma” Il libro servirà a esplorare il legame tra cibo, storia e territorio nella terra di origine degli antichi romani.
Nell’opera verrà raccontata la storia del viticoltore che, mosso dalla passione per la storia, va in cerca dei vitigni autoctoni della zona e reintroduce la viticoltura in un territorio celebrato dagli antichi romani per la qualità dei suoi vini.
Oppure si parlerà del produttore di formaggio che, basandosi sui suggerimenti di Columella nel suo “De Re Rustica”, inizia a produrre un formaggio con le tecniche degli antichi romani.
O ancora non mancherà l’olivicoltore che, circondato da ville romane e ulivi secolari, produce olio in un territorio di tradizione olivicola millenaria, utilizzando olive presenti solo in quella zona.
Esiste infatti un legame tra cibo, storia e territorio che spesso viene dimenticato.
Qual’è l’eredità Enogastronomica dell’Antica Roma? Chi sono le persone che hanno raccolto questa eredità? Cosa lega il passato al presente? ‘Pasti Imperiali’ risponde a queste domande dando una voce e un volto ai produttori.
“In questi mesi abbiamo esplorato la regione in lungo e in largo, parlato con centinaia di persone e visitato decine di produttori: ora siamo pronti a raccogliere le storie migliori nel libro fotografico Pasti Imperiali” fa sapere l’ ideatore dell’iniziativa.
Il progetto si avvale della partecipazione di affermati professionisti, come Cristina di Paolo Antonio, passato pluriennale da fotoreporter per Il Messaggero di Roma e attualmente fotografa di scena per importanti produzioni cinematografiche, registi e attori; Natalie Aldern, scrittrice e blogger californiana residente a Roma,creatrice del blog An American in Rome. Natalie vanta anche numerose collaborazioni con le Nazioni Unite su tematiche di politica alimentare internazionale.
Un importante contributo durante la fase di ricerca è stato fornito dalla referente assegnata da Slow Food Lazio al progetto, Gabriella Cinelli, “archeochef”, esperta di Storia della Gastronomia, e sommelier, docente del Master of Food di Slow Food.che ha fornito il proprio parere esperto al progetto per conto dell’associazione, mettendo a disposizione anni di esperienza e ricerche sul campo.
La scelta di limitarsi principalmente ai produttori del Lazio rispecchia la volontà di esaltare il legame esistente tra cibo, storia e territorio, e non pregiudica, a detta del team, la rilevanza nazionale ed internazionale dell’iniziativa.
“Dobbiamo ricordare che non parliamo di una regione qualsiasi, ma della regione di Roma: nel corso della sua espansione l’Antica Roma ha esportato anche la propria cultura e tradizioni agricole ed enogastronomiche. La storia di prodotti importantissimi, come il vino e l’olio, avrebbero potuto svilupparsi in maniera molto differente se Roma si fosse trovata altrove” continua il responsabile del progetto.
Non un libro di storia quindi, ma un libro di storie, per la cui pubblicazione verrà lanciata una campagna di crowdfunding in italia e all’estero, in Italiano e in inglese, con la volontà di renderli disponibili ad un pubblico internazionale.
Durante la campagna di crowdfunding sarà attivo un programma di affiliate marketing aperto a un numero selezionato di soggetti tra professionisti del settore, blogger e altri soggetti: ”invitiamo chi ritenga di essere idoneo a mettersi in contatto con noi” dicono i promotori dell’iniziativa.
Intanto cresce il numero di aziende agricole, viticoltori, produttori e associazioni partner del progetto, e durante il crowdfunding verranno avviati una serie di eventi promozionali in diverse regioni, organizzati insieme ai partner.
“Questo libro è anche l’occasione di far apprezzare al mondo il contributo che ha dato il nostro territorio alla storia dell’enogastronomia, e le sue eccellenze enogastronomiche” – spiega l’ideatore del progetto – “per questo stiamo coinvolgendo anche scuole di cucina, chef, ristoranti e le associazioni che si occupano della promozione del Made in Italy all’estero”.
“Crediamo sia importante sensibilizzare riguardo l’esistenza del legame tra territorio, storia e cibo” fa sapere l’ideatore del progetto.
“Qual’è l’eredità Enogastronomica dell’Antica Roma? Chi sono le persone che hanno raccolto questa eredità? Cosa lega il passato al presente? Abbiamo deciso di rispondere a queste domande raccontando le storie dei produttori. In questi mesi abbiamo esplorato il territorio, parlato con centinaia di persone,e visitato decine di produttori: ora siamo pronti a raccogliere le storie migliori nel libro fotografico Pasti Imperiali” conclude.
Rientrato in Italia, e mosso dal desiderio di valorizzare le risorse della sua regione di origine, da vita al progetto Pasti Imperiali per investigare il legame tra cibo,storia e territorio.
Appassionato di cibo, vino e tradizioni culinarie, ha scritto diversi articoli sull’argomento.
Gabriella Cinelli, Referente di Slow Food per il progetto è Docente di tecniche di Cucina ed Analisi Sensoriale dei Master of Food di Slow Food e referente di Slow Food per il territorio di Tivoli,collabora con Eataly, scuole di cucina, e varie associazioni come insegnante di cucina e storia della gastronomia.
Chef e sommelier Figlia d’arte, Gabriella è cresciuta all’ombra della splendida Villa Adriana a Tivoli, dove ha appreso dalla sua famiglia i segreti della cucina e l’amore per la storia. La sua più grande passione,la cucina dell’Antichità, la spinge da sempre ad uno studio meticoloso della storia della gastronomia. La sua missione è ridare un’identità al cibo che consumiamo.
Sono molto contento ed orgoglioso, perché giovani come voi mettono impegno e passione per recuperare ciò che diversamente andrebbe perduto. Grazie