Si terrà venerdì 2 febbraio, a Roma presso l’Auditorium Giuseppe Avolio della Cia-Agricoltori Italiani, la cerimonia per l’assegnazione dei premi ai finalisti del Concorso intitolato a Ranieri Filo della Torre, che si pone l’obiettivo di esaltare sul piano artistico il mondo dell’olivicoltura.
L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, è stata promossa dall’Associazione Pandolea che unisce in sé donne produttrici di olio extravergine di qualità e donne impegnate nel settore olivicolo-oleario.
Il premio è dedicato alla memoria di Ranieri Filo della Torre, per oltre dieci anni direttore Generale di Unaprol-Consorzio Olivicolo Italiano. Un impegno che lo aveva portato ogni giorno a confrontarsi, con passione e competenza, con i problemi e le speranze di tanti produttori olivicoli.
Il premio a lui dedicato è certamente un evento che vuole celebrare un personaggio significativo del mondo dell’agricoltura italiano, ma anche -e soprattutto- un’occasione d’unità vera del settore per fare cultura.
Interverranno alla cerimonia di premiazione il vicepresidente vicario della Cia Cinzia Pagni e il presidente della Federazione Nazionale Olivicoltura di Confagricoltura Pantaleo Greco. Parteciperanno, inoltre, Riccardo Gucci, presidente dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio; Elia Fiorillo, presidente del Ceq, in rappresentanza del Sindacato Libero Scrittori Italiani; Loriana Abbruzzetti, presidente Pandolea; Vera Ambra, presidente di Akkuaria; Maria Rosa Patti, presidente di Vita Romana. E’ prevista la partecipazione di Marida Iacona della Motta, moglie di Ranieri Filo della Torre.
L’iniziativa è stata realizzata con la collaborazione dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio e della Cia e con la sponsorizzazione del dott. agronomo Marcella Cipriani, AIFO-Associazione Italiana Frantoiani Oleari, Oliveti d’Italia.
Il Premio è patrocinato da Confagricoltura, Fondazione Alberica Filo della Torre, Società Dante Alighieri, Società Dante Alighieri Comitato di Cosenza, CEQ Consorzio Extra Vergine Alta Qualità, CONAF Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, Città dell’Olio, Università degli Studi Mediterranea Reggio Calabria – Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Scienze Agrarie, BTA – Bollettino Telematico dell’Arte, Izi.Travel – the storytelling platform, Associazione Amici Arte Moderna a Valle Giulia, Associazione Akkuaria, Associazione Calambì, Associazione Vita Romana.
Premi speciali verranno assegnati al professor Lanfranco Conte, Università degli Studi di Udine e presidente SISSG; professor Antonio Moschetta, Ordinario di Medicina Interna Università Aldo Moro di Bari; dottor Andrea Bruciati, direttore Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa D’Este; dottor Giancarlo Garna, archeologo; dottor Maurizio Raeli, direttore del CIHEAM Bari – Istituto Agronomico Mediterraneo.
Un premio speciale alla memoria, tra gli altri, verrà assegnato a Cosimo Lacirignola, segretario generale del CIHEAM, venuto a mancare di recente, per il suo forte impegno per la condivisione della conoscenza del Mediterraneo.
I premi speciali consistono in opere gentilmente donate da importanti artisti: Giovanna Melodia, Carlo D’Orta, Angelo Navetta, Patrizia Comand, Marida Iacona della Motta.
Tra i numerosi partecipanti al Concorso sono stati 42 gli autori di poesie, narrativa, saggistica selezionati dalle rispettive giurie di sezione, le cui opere sono state raccolte in un’ antologia edita dall’Associazione Akkuaria.
Durante la cerimonia di premiazione, le opere vincitrici verranno interpretate da Maria Beatrice Alonzi, Giorgia Mazzucato, Francesco Guglielmi del Nuovo Teatro Stabile di Roma.
Le candidature di tesi di laurea per la Sezione Scientifica, introdotta in questa edizione, sono state 7, tutte di ottimo livello.
La selezione è stata fatta da un comitato di accademici sulla base di rigorosi criteri qualitativi.
Ranieri Filo della Torre, nato a Roma nel 1951 figlio del Conte Vittorio Filo della Torre di Santa Susanna e di Lavinia dei Conti Paolozzi e morto prematuramente nel Novembre del 2011 per leucemia,appartenente ad una delle famiglie più antiche e prestigiose d’Europa, era stato direttore generale di Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano.
Un impegno che lo aveva portato ogni giorno a confrontarsi, con passione e competenza, con i problemi e le speranze di tanti produttori olivicoli. Proprio richiamandosi al ruolo e alle attività di Ranieri Filo della Torre che ha dedicato al mondo dell’olivicoltura parte della propria vita cercando di ampliare il più possibile i rapporti, i rimandi e i contatti sia fisici che intellettuali tra la realtà della terra e dei frantoi e quella della cultura e delle speculazioni e creazioni intellettuali, il Premio vuole farsi punto di raccordo tra queste diverse realtà, vuole portare lo spirito della terra nella cultura e avvicinare l’elaborazione artistica e creativa verso la terra in modo che i due mondi possano crescere entrambi. Il dialogo, l’intrecciarsi di esperienze e idee, la cultura dell’accoglienza e della comprensione sono valori propri del mondo femminile, sono parte fondante del nostro lavoro di donne dell’olio.
Su questi terreni il confronto e la collaborazione con Ranieri Filo della Torre sono stati sempre proficui e intensi.
Per questo Pandolea – Donne dell’olio dedica a lui il premio. Con la speranza che la consapevolezza verso uno degli ingredienti di maggior importanza nell’alimentazione mediterranea e nella dieta salutistica possa crescere anche attraverso le opere di chi questo concorso ha voluto farlo e ha cercato di declinare in forme diverse da quelle delle pratiche agricole e di frantoio il senso, i profumi e i sapori dell’olio extravergine di oliva.
Il “premio” dedicato a Ranieri Filo della Torre è certo un evento che vuole celebrare un personaggio significativo del mondo dell’olivicoltura italiano, oltre che dell’agricoltura, ma anche – e soprattutto – un’occasione d’unità vera del settore per fare cultura.
Un obiettivo certamente ambizioso per ri-scoprire i valori propri – e spesso nascosti – del mondo olivicolo, con i suoi riti e le sue leggende, con le storie e i canti che parlano di eroi e di briganti, ma anche di solidarietà.
Insomma, il “premio” dedicato a Filo della Torre vuole essere un’opportunità: di riflessione, di poesia, di creatività al di là delle giornaliere faticose pratiche produttive, della collocazione del prodotto sui mercati, della sua valorizzazione. E sono compatibili questi due momenti, quello della concretezza e quello dell’astrazione e creazione artistica? Certo, l’uno dà spunto all’altro. Tra di loro non ci può essere contrapposizione perché sono parte di uno stesso “unicum”: basta cercarlo e trovarlo.