Geometrie e volumi: questi sono gli elementi che caratterizzano gli abiti di Roberto Capucci. In vari musei del mondo sono esposte le sue creazioni, gli abiti scultura.
Nato nel 1930 a Roma, lo stilista ha sempre sostenuto che l’abito, deve essere ideato come la costruzione di un palazzo.
Secondo Capucci la moda non è ornamento, ma architettura, geometrie e volumi.
Un uomo che ha ricercato la bellezza nella sua lunga carriera.
Christian Dior lo definì il miglior creatore di moda italiano, e ha vestito donne importanti e famose come la principessa Pallavicini, Silvana Mangano, Marylin Monroe, Gloria Swanson, Rita Levi Montalcini.
Dopo aver frequentato l’Accademia delle Belle Arti inaugurò a Roma il suo primo atelier.
Nel 1951 partecipò alle prime sfilate collettive di moda italiana a Firenze. Le sue creazioni colpirono molto i compratori e la stampa, proprio per una sua originalità di sperimentazione.
Dietro quegli abiti c’era uno studio approfondito sulle geometrie e i volumi.
Il Nove Gonne è un abito da lui creato nel 1956, un abito in taffetà rosso, strutturato con 9 gonne concentriche più corte nella parte anteriore e a strascico sulla parte posteriore e si è ispirato ai cerchi concentrici creati da un sasso lanciato in acqua.
Nel 1958 ricevette un Oscar per la Moda per aver creato la Linea a scatola, con linee prettamente geometriche e con una ricerca approfondita su volumi e forme. Con le sue creazioni ha dato carattere e originalità agli abiti. Aprì un secondo atelier a Parigi.
Sperimentò la lavorazione di vari materiali: la plastica, i sassi, la paglia, il plexiglass, la rafia,il metallo, le fibre hi-tech, abbinati a tessuti fantastici. I suoi capi erano colorati con colori audaci e di proporzioni inusuali.
I suoi abiti a petalo, le forme a ventaglio, le sue forme sovrapposte e fantasiose lo distinsero e sono rimaste delle opere d’arte esposte in giro per il mondo, il nostro Made in Italy fu indossato da donne importanti e personaggi famosi.
Nel 2005, e’ stata costituita la Fondazione Capucci che ha il fine di promuovere la conoscenza della sua arte e di valorizzare il patrimonio culturale italiano.
Nel 1969, in Via Gregoriana a Roma, ha fatto un omaggio all’artista Burri creando un cappotto in georgette nera con applicazioni su lana bianca, nel 1982 creò l’abito Arancia prodotto in seta a spicchi colorati.
Nella collezione 2016/17 Capucci insieme al suo team ha creato degli abiti plissè e oro che guarnisce le scollature e i polsini.
Nella Reggia di Venaria Reale si è tenuta una mostra in cui rappresenta la ricerca della regalità.
Gli abiti esposti dagli anni 50’ in poi, da giorno e da sera, originalissimi e caratterizzati dalla sua personalita.’
Che dire!! Un vero artista nel panorama degli stilisti italiani.