Fino al 22 Novembre al Teatro ROMA, via Umbertide, va in scena “CLONAZIONE DA TIFFANY”, una divertente commedia scritta da Giovanni Ribaud e diretta da Vanessa Gasbarri, ed un sottotitolo potrebbe essere: “Chi muore giace e chi vive si dà pace”, come viene detto ad un certo punto dello spettacolo.
Tutto parte dal fatto che molto spesso, quando si perde un caro affetto – parente, amico, conoscente – la pace e la serenità stentano ad arrivare ed ogni cosa perde di senso. Ma cosa accadrebbe se ci fosse data invece una scelta, un’opzione per riportare in vita la persona defunta? È questo il caso di Gustavo (interpretato da un ecclettico Enzo Casertano), protagonista del lavoro teatrale.
Gustavo (Enzo Casertano) è un pubblicitario di fama internazionale che ha però perso l’ispirazione e sopratutto la voglia di vivere, in seguito alla morte della moglie Bettina, soave creatura e Musa ispiratrice, (Teresa Federico – la vedremo presto in una fiction che verrà trasmessa a gennaio nelle reti della Rai ed è tornata recentemente da New York, città nella quale si è esibita nel progetto musico-teatrale Ladyvette, del quale è anche autrice) in un incidente stradale.
Gustavo all’inizio dello spettacolo .a soppesare due opzioni assai diverse tra loro: immergersi faticosamente in un nuovo progetto lavorativo oppure suicidarsi e dato che la vena creativa ormai pare scomparsa, propende sempre di più per la seconda ipotesi, e a nulla valgono i tentativi per tirarlo sù di morale del giovane amico playboy Guglielmo (Andrea Bizzarri) e della sua fidanzata giapponese Etzoko (Claudia Ferri) e della alquanto bigotta Pia (Federica Quaglieri) sua vicina di casa, professoressa di Latino e Greco..
Le cose però cambiano radicalmente quando Gustavo incontra, per motivi di lavoro, Ludovico Tiffany della Società “Fast Clonation” (Alessandro Salvatori bravissimo anche in alcuni momenti canori), uno scienziato intenzionato a perfezionare e commercializzare nientemeno che la clonazione umana.
Al protagonista viene così offerta la possibilità di riportare in vita l’amata Bettina, esattamente com’era prima della dipartita. Ma, come spesso accade, quando la scienza oltrepassa certe barriere si apre un vaso di Pandora dal quale fuoriescono soprattutto guai, che non mancheranno di travolgere, tra risate e colpi di scena, anche Gustavo in un finale del tutto inaspettato.
Il testo dello spettacolo ha lo scopo di scavare nelle relazioni umane, fatte di grandi propositi e idealizzazioni, ma anche di bassezze, invidie, sotterfugi e ripensamenti. Una quotidianità tenuta insieme attraverso un equilibrio che, una volta rotto, è difficile da ricostruire, persino per la scienza. Il tema, assai delicato, viene però abilmente portato avanti attraverso la comicità, dando vita a una commedia divertente e dai toni gradevolmente leggeri.
Il testo è abbastanza scorrevole, gli attori sono tutti bravi e ben amalgamati in situazioni surreali e grottesche in alcuni momenti.
La scenografia, costruita su più livelli tanto da costringere gli attori a passare da un livello all’altro, riproduce lo studio del protagonista con ricchezza di dettagli ed è allestita con un piacevole sapore vintage.
Vanessa Gasbarri, regista. Laurea in Regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma. Firma la sua prima regia con un adattamento de “La locandiera” di Goldoni andato in scena al Teatro Tor di Nona di Roma. Dirige poi “La favola del figlio cambiato” con M. Bordoni e gli allievi dell’ANAD Silvio D’Amico, “Gardenia, sette giornate ed un tramonto” di Maricla Boggio, con Giorgia Trasselli, “L’Ennesima Giovanna” (di L. Melchionna, con Cristiana Vaccaro, per la rassegna Teatri Possibili 2005-2006), “Abelardo ed Eloisa. Duetto” (di M. Boggio, con M. Bordoni e M. Prayer) e “Love & Crash” (drammaturgia di Masolino D’Amico). Mentre parallelamente coltiva le attività di responsabile di produzione (per Viola Produzioni srl e Sala Umberto srl) e di direttore amministrativo per Teatro e Società srl, firma la regia di una serie di commedie accolte dal caloroso ed unanime consenso di pubblico e critica: “Finchè vita non ci separi” di G. Clementi, con Giorgia Trasselli, Antonio Conte e Cristiana Vaccaro; “Clandestini” di G. Clementi, con Marco Cavallaro, Andrea Perrozzi, Antonia Renzella ed Alessandro Salvatori; “Forma Mentis” di A. Aldini, G. Clementi e V. Gasbarri con Aldo Aldini; “La Spallata” di G. Clementi, con Antonio Conte, Giorgia Trasselli e Gabriella Silvestri; “Il tempo delle mele…cotte” di G. Clementi, con Giorgia Trasselli e Antonio Conte; “ReFusi” di R. Skerl, con Saverio Marconi, Fabio Avaro, Enzo Casertano e Maria Lauria; “L’appartamento – sold out” di F. Apolloni, con Jonis Bascir, Enzo Casertano, Antonio Conte, Marine Galstyan, Rishad Noorani, Alida Sacoor, Gabriella Silvestri.